L'sola che non c'è è, più o meno, un'isola con meravigliose macchie di colore qua e là, e banchi di corallo, e vascelli pirati al largo, e selvagge tane solitarie, e gnomi che per lo più esercitano il mestiere di sarto, e caverne attraverso le quali scorre un fiume, e principi con sette fratelli maggiori, e una capanna che sta andando in rovina, e una vecchia signora straordinariamente piccola con il naso a becco ... / ... Di tutte le isole meravigliose, l'isola che non c'è è la più comoda e la più solida : non è nè troppo grande nè troppo articolata, non ha noiosi distacchi tra un'avventura e un'altra, anzi è graziosamente compatta. Quando voi ci giocate, di giorno, dopo averla costruita con le sedie e il tavolo, non ce niente che mette paura ma, nei minuti prima di addormentarvi, diventa reale ... / ... Anche voi adulti ci foste un tempo e, sebbene forse non vi approderete più, a volte potete udire il brusio della risacca ...

martedì 26 giugno 2012

"Leggere ... vuol dire profondamente pensare" Cit V.A.

Ciao BimbiSpeduti,

l'estate si è selvaggiamente impossessata delle nostre città, e noto, anche dell'isola. Che caldo !!

Sono qui di passaggio, i compiti sono tanti, e nonostante il tempo per farli sia tanto, la mamma vuole che io li svolga adesso. - Così ti godrai di più le vacanze quando andremo al mare - ripete in continuazione. Sarà ! Tornando al discorso.

Ero nella mia cameretta a studiare, il gomito appoggiato sulla scrivania con il braccio rivolto verso l'alto e la mano a pugno per posizionarvici la testa cercando un posizione comoda. L'altro braccio impegnato a scarabocchiare sul libro di scuola e il cervello ... altrove ! Ogni cosa era fonte di distrazione; un'uomo che chiacchierava a voce alta, un uccellino che svolazzando qua e la finisce proprio sul mio davanzale, le nuvole che cambiano forma ogni istante in balia delle brezze estive. Non potevo continuare a stare li seduto così, in più il caldo era insopportabile e non potevo chiudere la finestra e tentare di trovare la concentrazione, sarei squagliato. Allora mi sono guardato in torno ...un secondo per pensare e ... poi via; seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino !

Atterrato subito sono andato in giro per l'isola in cerca di qualcuno che mi facesse un po di compagnia, ma, ahimè, non ho trovato nessuno, forse a causa del forte caldo. Per cui sono andato nella casa albero, dove, è nota a tutti la brezza che vi circola dentro. Entrando mi sono seduto al tavolo, volevo qualcosina da bere, così mi sono alzato e , prendendo un po di frutta nel frutteto e dell'acqua di sorgente, mi sono fatto un bel succo di frutta rinfrescante. In seguito, soddisfatto, mi sono seduto sul davanzale della finestra con il bicchiere in mano a guardare il panorama ed a godermi quel venticello caratteristico - Amo questa finestra, mi mettevo sempre qui a leggere - pensai. Scesi subito e corsi nella mia vecchia biblioteca ( che poi è un parolone "biblioteca" visto che sono solo un paio di mensole messe nella mia vecchia camera con su un decina di libri ), sperai che tutto fosse come l'avessi lasciato, che nessuno avesse toccato; ed infatti tutto era come me lo ricordavo. Solcata la soglia mi sono guardato un po in giro, quanti ricordi; l'orsacchiotto di Michele, il cilindro di Gianni, il ditale di Wendy, l'uncino di Uncino, ecc. Tutto impolverato. Con un po di magone per la malinconia dei tempi passati sono andato vicino alle mensole ed ho preso uno dei libri che di più mi ha dato emozione e magia. "L'ombra del vento" di Carlos Rouiz Zafon. Ne ho accarezzato la copertina e, dopo averlo aperto, ho inserito il naso tra le pagine per sentirne l'odore e carpirne la magia. L'ho riletto. Tutto. Per la seconda volta. E sapete !?! Non mi ha deluso affatto, anzi, ne ho ancora di più apprezzato la storia, carpendo cose che prima non avevo notato, ridandomi la stessa emozione e facendomi scendere la stessa lacrima nello girare l'ultima pagina.

Dopo che ho letto il libro, con tanti sentimenti nel cuore, ho pensato al perché il mondo attuale è ostile alla lettura. Se uno scrittore è bravo riesce a farti vivere avventure sempre nuove, con sensazioni uniche, come se le stesse vivendo voi e non il protagonista della storia. Io quando apro Zafon sento l'odore della città e di chi la vive, l'emozioni del protagonista e dei personaggi, il calore delle botte e il freddo dell'indifferenza, e vedo quella città come in una cartolina color seppia, come in quelle fotografie di cent'anni fà.

Per questo io vi dico BimbiSperduti, leggete e fate leggere, perché vi darà emozioni fortissime. E se leggere vi annoia, allora significa che non avete ancora trovato il vostro libro per cui, continuata a cercare. C'è sempre un libro per ognuno di noi !

Buona Giornata e Lettura a voi, miei BimbiSperduti. Vostro. 

Peter

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