L'sola che non c'è è, più o meno, un'isola con meravigliose macchie di colore qua e là, e banchi di corallo, e vascelli pirati al largo, e selvagge tane solitarie, e gnomi che per lo più esercitano il mestiere di sarto, e caverne attraverso le quali scorre un fiume, e principi con sette fratelli maggiori, e una capanna che sta andando in rovina, e una vecchia signora straordinariamente piccola con il naso a becco ... / ... Di tutte le isole meravigliose, l'isola che non c'è è la più comoda e la più solida : non è nè troppo grande nè troppo articolata, non ha noiosi distacchi tra un'avventura e un'altra, anzi è graziosamente compatta. Quando voi ci giocate, di giorno, dopo averla costruita con le sedie e il tavolo, non ce niente che mette paura ma, nei minuti prima di addormentarvi, diventa reale ... / ... Anche voi adulti ci foste un tempo e, sebbene forse non vi approderete più, a volte potete udire il brusio della risacca ...

lunedì 4 giugno 2012

Nuovo Peter

Ciao Bimbi sperduti,
sono passati ormai 3 anni, quasi quattro, da quando ho vi ho scritto per l'ultima volta. In questi anni sono cambiate tantissime cose; ho vissuto tante avventure che mi hanno tenuto lontano, ma sopratutto, sono stato adottato ! E' una cosa bellissima sapete !?! mamma e papà sono pazzi di me; ho una stanzetta tutta mia piena di cose belle. Con papà abbiamo pittato ogni muro della stanza con un punto dell'isola per farmi sembrare di essere ancora lì; c'è la parete della laguna con disegnate tutte le sirene, poi c'è la parete dei pirati con una scrivania a forma di barca, nella parete destinata agli indiani c'è posizionata una finestra, non sapevamo come fare, ma poi mi è venuto in mente delle avventure passate con loro ed ho pensato ad una tenda messa come se fosse un tepee, è inutile dirvi che l'effetto è bellissimo. Ovviamente non mi sono dimenticato di voi. La parete destinata alla nostra casa albero è la più bella di tutte. Ha tutti i ricordi delle avventure vissute insieme.
Con la mamma invece, dopo aver studiato, ci mettiamo in cucina a pasticciare e cucinare. Non chiedetemi come, ma alla fine le torte che facciamo sono strepitose; Vajolet, la nostra governante, dice che un giorno sono un cuoco nato.

Qui la vita è diversa da quella che vivevamo sull'isola, tutto va a mille ed è difficile stare al passo senza inciampare. Succedono cose brutte che vengono diffuse tramite giornali e tv; la tv è una scatola dove vengono proiettate delle immagini. All'inizio pensavo che fossero fatine e folletti imprigionati, ma poi andando a scuola ho capito che è un processo complicatissimo di onde elettromagnetiche che ... facciamo così un giorno ve lo racconto che è lungo. Torniamo a noi. Dicevo, qui la vita è complicata e sudata, ci sono molti doveri, pochi spazzi verdi, un sacco di aggeggi tecnologici ed inutili ma che qui tutti hanno e non riescono a farne a meno. A volte, tornando da scuola con lo zainetto e il cappottino nuovo, vado al parco vicino al laghetto, do un poco della merendina, che mamma mi ha dato per portare a scuola, alle anatre e penso all'isola. Non fraintendetemi qui è stupendo, sono circondato da tanto amore e sto iniziando a capire tante cose nuove, ma l'isola non la scorderò mai ! 

Come vi ho detto, la mia vita è cambiata, ma non mi sono dimenticato come si vola. Per cui ogni tanto tornerò qui da voi; vi racconterò tutto ciò che sto imparando e ... sono sicuro che voi farete lo stesso con me.

Un grosso abbraccio. Peter

P.s. Vi allego una foto della mia stanzetta.


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